Olio Oliva Gravidanza

Olio di oliva in gravidanza: i benefici per mamma e bimbo

Partendo dal presupposto che avvalersi dell’olio l’oliva in gravidanza apporta innumerevoli benefici (non solo per la mamma, ma anche per il bimbo), il condimento più noto di quella che viene definita dieta di tipo mediterraneo è anche una fonte essenziale di grassi “monoinsaturi”, utilissimi, appunto, durante la gestazione.

È dunque possibile ingerire olio d’oliva di qualità nell’arco dei nove mesi di gravidanza, il quale, se calibrato correttamente, contribuirà sia alla salute della madre, sia alla crescita del feto.

Sul punto preme tuttavia precisare l’importanza di una dieta che sia il più possibile bilanciata, anche e soprattutto sulla base dell’ormai superata convinzione che le donne incinte devono per forza “mangiare per due”. Al contrario, aggiungere massa grassa e dunque constatare un aumento del peso che non sia di carattere fisiologico non è affatto salutare, né per la mamma né per il bambino.

Di contro, atteggiamento ugualmente dannoso potrebbe essere quello di ridurre le calorie in maniera drastica in modo tale da evitare di ingrassare, compreso il non assumere olio d’oliva per timore di imbattersi in un eccessivo apporto di peso. Così facendo, infatti, si verificherebbe un’insensata privazione di antiossidanti e di vitamine, essenziali per il benessere corporeo della donna e del feto.

Vediamo quindi adesso quali sono tutti i benefici dell’olio d’oliva in gravidanza e per quale motivo è essenziale che venga ingerito nel corso dei nove mesi di gestazione.

Olio di oliva in gravidanza: proprietà e perché è importante per mamma e bimbo

Per prima cosa, è bene precisare l’importanza di scegliere un olio d’oliva che sia di estrema qualità, anziché optare per un prodotto economico e dalla dubbia provenienza. Un consiglio potrebbe essere quello di valutare le varie imprese olearie che operano sul territorio, e che quindi producano attivamente oli di un certo livello.

Passando adesso alle proprietà dell’olio d’oliva, esso racchiude la giusta dose di acidi grassi “polinsaturi” e “saturi-monoinsaturi”, tra cui l’acido “oleico”, essenziale per diminuire le percentuali di cosiddetto colesterolo “cattivo” nel sangue. In altre parole, il condimento in esame apporta grassi “buoni”, utili per la madre e per il bimbo.

Non solo: come già brevemente anticipato, l’olio d’oliva è fonte di varie vitamine e di antiossidanti, quali ad esempio la vitamina A, E, gli omega-3, i carotenoidi ed altri principi in grado di fornire al feto e alla mamma i nutrienti di cui necessitano.
Per non parlare delle sue proprietà di tipo antinfiammatorio e protettivo della struttura cardiocircolatoria, funzioni che sono garantite dall’oleocantale (che determinati studi scientifici hanno paragonato agli effetti tipici dell’ibuprofene).

Stitichezza durante la gravidanza: come risolvere il problema con l’olio d’oliva

Un fastidio piuttosto frequente per le donne in dolce attesa è la stitichezza, il quale può essere facilmente risolvibile grazie all’assunzione di olio d’oliva. Esso, infatti, diminuisce l’acidità del tratto gastrico, contribuisce a migliorare la digestione e funge da stimolante naturale per ciò che riguarda il tratto intestinale.
Tutto ciò si traduce in una più agevole assimilazione dei vari alimenti (grazie alla vitamina K, alla vitamina E, al ferro, agli antiossidanti e agli omega-3 e 6) e in una corretta evacuazione.

In particolare, è consigliato ingerire un cucchiaio d’olio d’oliva a crudo e a stomaco vuoto (la mattina sarebbe l’ideale) oppure prima di coricarsi la sera. E qualora il sapore non dovesse essere congeniale, è possibile aggiungervi dell’arancia fresca, giacché importante fonte di vitamine (in questo caso dovrebbe essere assunto prima di fare colazione).

Così facendo l’olio ammorbidirà le feci, faciliterà le varie contrazioni intestinali e migliorerà il flusso biliare.

Olio d’oliva in gravidanza: quali sono le giuste quantità

Generalmente, per una donna in stato di gravidanza, è consigliata l’assunzione di circa 20 grammi d’olio d’oliva (che corrispondono a due cucchiai a crudo). Tale misura può essere aumentata a seconda del peso della madre e del dispendio calorico giornaliero, di conseguenza è importante effettuare una valutazione soggettiva e regolarsi di conseguenza.

Olio d’oliva: perché è utile sulla pelle e contro le smagliature

Oltre ad assumerlo, l’olio d’oliva in gravidanza apporta numerosi benefici se spalmato sulla pelle. Questo perché nella gestazione la pelle si tende e, nella maggior parte dei casi, andrà a generare delle rotture, più comunemente note come smagliature.

Inizialmente di colore rosso, se non curate tempestivamente passeranno poi al bianco, ovverosia a cicatrici che non se ne andranno più.

A tal proposito, utile per prevenire questi segni antiestetici è propri l’olio di oliva, indispensabile per idratare la pelle e renderla più elastica. Esso deve essere applicato quotidianamente in punti quali la pancia, i glutei, le cosce e il seno. Massaggiarli tramite movimenti circolari, giorno dopo giorno e per tutta la durata della gestazione, aiuterà senz’altro ad aggirare il fastidioso problema delle smagliature.

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